Iyo
via Piero della Francesca, 74 - Milano
Ormai anche nei film ci prendono in giro definendo il sushi parte della cucina milanese..
Negli ultimi anni sono stati aperti così tanti ristoranti giapponesi accessibili a tutti, che a mio avviso si è andata a perdere la ricerca di qualità, di quel qualcosa che rendeva il sushi un piatto davvero speciale.
Per fortuna però Milano può vantare della presenza di Iyo, che attraverso il suo 'mondo fluttuante' (ecco il significato del nome) ci permette di vivere al meglio un’esperienza culinaria di livello, che offre ai propri ospiti l’eccellenza nei sapori e nell’accoglienza.
Il tempio della cucina fusion arriva a Milano nel 2007, quando Claudio Liu decide di scommettere su se stesso aprendo un ristorante giapponese che da subito punta sulla qualità del prodotto e del servizio, e che negli anni cresce costantemente fino a raggiungere svariati importanti riconoscimenti, a partire dal Gambero Rosso fino alla premiazione con la prima stella Michelin 2015.
Da Claudio, titolare e vera e propria anima del locale, traspare la passione per il suo lavoro, che cerca costantemente di arricchire e migliorare. E la sua semplicità, attraverso la quale cerca sempre di ‘riportare a terra’ gli chef (Haruo Ichikawa, di origine nipponica specializzato in cucina giapponese, e Lorenzo Lavezzari, a capo della linea dei caldi).
Lo studio continuo della materia, l’esplorazione di nuove combinazioni di gusto e l’ispirazione trovata nel più piccolo dettaglio, fanno parte di un lavoro che si compie di giorno in giorno: il gusto di Iyo nasce dalla qualità delle materie prime, acquistate sempre con grande cura e criterio da Claudio Liu.
Lo stesso vale per i vini: la carta conta fino a 100 etichette, ed è stata studiata con la collaborazione del noto sommelier Savio Bina. Attualmente è presente già un’ottima selezione di Riesling (i favoriti di Claudio, che ritiene siano i vini che meglio rispecchiano le caratteristiche della cucina di Iyo) che sarà ulteriormente ampliata nel futuro prossimo.
Insomma, Iyo ha saputo trasformare una semplice cucina in un laboratorio di sperimentazione ed arte culinaria, che nel 2014 ha aggiunto ancora una novità: l’introduzione di un’area pasticceria dove nuovi dolci vengono studiati e sperimentati da chef Lorenzo Lavezzari insieme ai pasticceri Paolo e Viviana.
A tutto questo si aggiunge la semplice eleganza del locale, con ben undici vetrine che vi faranno venire voglia di entrare e provare IL SUSHI, nel ristorante che oggi è ufficialmente entrato a far parte del panorama gastronomico italiano d’alta gamma.