S. Maria Incoronata
Corso Garibaldi, 116 - Milano
All'angolo tra Corso Garibaldi e Via Marsala, esiste ancora il suggestivo tempio di Francesco Sforza e sua moglie, Bianca Maria Visconti. Nel 1450 Francesco Sforza venne acclamato ufficialmente, dopo una serie di rivolte e il tentativo della 'Repubblica Ambrosiana', Signore di Milano. Per consacrare questo momento lo Sforza fece costruire, sulla pianta della Chiesa di Santa Maria di Garegnano già esistente, la Chiesa dedicata, per l'occasione, a Santa Maria 'Incoronata'. Successivamente Bianca Maria, in segno di devozione e fedeltà al marito, fece costruire una Chiesa 'gemella' consacrata a San Nicola da Tolentino. Da qui l'attuale conformazione della Chiesa 'doppia': due facciate, due ingressi, due navate. All'interno la Chiesa è semplice e ispira riverenza e umiltà. Degli affreschi, che un tempo erano numerosi, ne resta solo qualche traccia. Alle estremità delle due navate si susseguono tre piccole Cappelle per lato, tra cui va segnalata la Cappella dove, nel 1930, fu riscoperto il bellissimo affresco del 'torchio mistico', opera di Ambrogio da Fossano detto 'il Bergognone', testimonianza di una rara iconografia sacra, probabilmente per questo 'nascosta' per lungo tempo. Sono solo tre i gradini che separano l'ingresso della Chiesa dal Corso, eppure la sensazione mentre si scende è quella di tornare indietro nel tempo; alle spalle la movida dello shopping e degli aperitivi, di fronte l'inizio della storia di Milano suggellata dallo stemma degli Sforza, il 'biscione', che si staglia esattamente a metà della facciata, tra Santa Maria Incoronata a sinistra e San Nicola da Tolentino a destra, che sormontano le porte. E' unica nel suo genere, sia per la singolare struttura, sia per la storia che racconta; il mio consiglio è di fermarvi a qualche passo dai gradini, cercando di centrare lo stemma del 'biscione', e immaginare cosa dev'essere successo quel 26 febbraio del 1450.